Pensi sia arrivato il momento di dotarsi di un sito internet, ma non sai da che parte cominciare? Non sai quanto dovrai investire o che competenze ti servono per realizzarlo? Ecco alcune riflessioni e qualche indicazione per districare la matassa.
Come sempre partiamo dalle domande.
Cosa trovi nell'articolo
Ma un sito web serve a tutti?
Questa è la domanda fondamentale. E la risposta dipende da chi sei e cosa fai. Se hai un’attività locale, che lavora prevalentemenete sul territorio, forse no, non ti serve, o almeno non sarà la priorità assoluta.
In questo caso è più importante che tu sia facile da trovare nella ricerca locale. Una scheda Google my Business e la relativa geolocalizzazione su Google Maps potrebbero esserti più utili di un sito web. E sicuramente costano meno.
In realtà io consiglio Google my Business a tutti, perché è un modo semplice ed efficace per essere più visibili nei risultati di ricerca di Google, per essere trovati su Google Maps e per creare una scheda che riporta in modo standard, chiaro e sintetico, tutti i dati della tua attività: nome, indirizzo, giorni e orari di apertura, informazioni di contatto, foto e molto altro ancora.
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Se alla prima domanda hai risposto che sì, ti serve un sito, allora passiamo alla seconda.
Perchè vuoi un sito? Che obiettivi vuoi raggiungere?
Il sito è la tua casa sul web e il punto di arrivo della tua comunicazione. Sul sito puoi rendere disponibili i tuoi contenuti, raccontare chi sei e come lavori, i tuoi valori e i tuoi progetti. E ancora, raccogliere contatti, ricevere richieste di preventivo, far iscrivere le persone alla newsletter, vendere, se hai un ecommerce.
Cosa vuoi ottenere dal tuo sito? È la domanda più difficile e importante di tutte.
- Vuoi semplicemente una vetrina, uno spazio online su cui fare atterrare le persone che ti conoscono già, che hai incontrato dal vivo, che ti hanno trovato sui social o attraverso altri canali?
- Oppure vuoi sfruttare le potenzialità della rete per ampliare il tuo raggio d’azione, per lavorare con persone lontane, magari anche con l’estero?
- Vuoi più clienti o clienti più qualificati?
La busta numero uno, la numero due o la numero tre? ?
Devi scegliere. Il tuo sito non può avere dieci obiettivi diversi, non può essere fatto con il generico obiettivo “vendo di più”, e nemmeno perché ce l’hanno tutti.
Il sito web, come la presenza online, è uno strumento per fare, non è uno strumento in sé.
Se questo fare coincide con ciò che avevi in testa, il sito avrà raggiunto il suo scopo.
Una volta chiarito che ti serve un sito e per quale obiettivo lo vuoi realizzare, puoi passare alla parte operativa.
Chi realizzerà il tuo sito e come?
Hai due strade: o impari a farlo da solo o ti rivolgi a un professionista che lo faccia per te. Considera con attenzione cosa puoi fare tu e cosa è meglio affidare ad altri, sapendo che nel primo caso risparmi denaro, nel secondo risparmi tempo.
Certo, fare da solo è utile e istruttivo. Fai esercizio, esperienza, capisci cosa ti serve e cosa no. Impari, con lacrime e sudore, le difficoltà della progettazione di un sito, dell’ aggiornamento, della gestione. Insomma, diventi più consapevole e in futuro saprai scegliere e comprendere il lavoro di un web designer.
La cosa importante, se fai da solo o con l’aiuto di qualcuno che fa siti per hobby, è avere chiaro che:
- il sito che stai realizzando non sarò efficace e performante come un sito realizzato da un professionista
- probabilmente avrà vita più breve
- potresti fare qualche danno, dovuto alla scarsa esperienza (usare codice deprecato, plugin non aggiornati, pratiche SEO inefficaci o penalizzanti, ecc.).
Ricorda anche di costruire un sito con criterio e visione. Vale a dire: deve funzionare bene, devi poterlo aggiornare e modificare man mano che la tua attività cresce e le tue esigenze cambiano.
Detto questo, il mio consiglio, quando progetti un sito, è quello di togliere, togliere, togliere. Con un sito essenziale è più difficile perdere il controllo, non non rischi di sacrificare i contenuti, per chi ti legge sarà più facile orientarsi, trovare ciò che si cerca, fare acquisti.
In poche parole, se non sai governare la complessità, tienila semplice.
Quando ti accorgerai che passi più tempo a creare il tuo sito piuttosto che a fare il lavoro che ti offre da vivere, sarà arrivato il momento di rimettere in discussione le tue scelte e chiedere aiuto.
Congratulazioni, hai un sito! E ora?
Pedala! Non è uno scherzo. Anche se non hanno le ruote, sui siti c’è da pedalare molto di più che sulle biciclette. Roba da rimpiangere il Giro d’Italia! Una volta creata la tua presenza online, non potrai abbandonarla a se stessa, dovari pedalare per verificare ogni tanto che tutto funzioni, pedalare per creare regolarmente contenuti, pedalare per gestire i contatti o le domande che ti arriveranno, pedalare, pedalare, pedalare…
Due ebook da leggere prima di fare un sito
Sei secchione? Sì? Ti adoro! Io adoro i secchioni! Allora guarda, ti consiglio due letture, semplici semplici, così parti col piede giusto, non perdi tempo e non butti via soldi.
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Hai un sito da aggiornare, rivedere, riorganizzare? Vuoi un sito nuovo, elegante ma sportivo? Scrivimi! Metto a posto siti vecchi, faccio siti nuovi, volendo non faccio niente e ti dico cosa fare. A te la scelta!

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La foto in evidenza è mia. Sono le bicilette degli antichi mestieri.
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